Stasera voglio parlare di
una persona fantastica, e no, per una volta non si tratta della sottoscritta.
Una persona così speciale che, sebbene abitassimo a 50 km di distanza, occorreva andare niente di meno che
a Parigi, nella Ville Lumière, per poterla incontrare.
Luglio 2012, in una scuola di francese per stranieri.
Perché te, incontrarti a Milano sui mezzi, in un locale, in un negozio, in università sarebbe stato troppo facile! Invece dovevo proprio conoscerti dandoti la cartina di un cimitero (
che detta così, suona male). Ma andiamo per gradi.
Si dice che ogni persona abbia sette sosia sparsi per il mondo. Probabilmente si intende a livello biologico, riguardo alle varie combinazioni di cromosomi e via dicendo. Ma io sono sicura che esistano anche i
sosia caratteriali, e Lei ed io ne siamo un chiaro esempio! Rapporti con gli altri, aspettative future, “talenti” più o meno nascosti,
disavventure sentimentali, gusti di gelato…
due biscotti usciti dallo stesso stampino.
Se il primo incontro è avvenuto nella città degli innamorati, la conoscenza reciproca è avvenuta camminando, e chiacchierando, e camminando ancora, chilometri e chilometri sotto il sole cocente sulla spiaggia di Alassio. E per le vie di Milano il primo giorno dei saldi di gennaio, o sotto la pioggia. Perché io e lei, quando usciamo insieme,
facciamo i chilometri,
no matter what. Dal Duomo a Montenapoleone al Castello a Sant’Ambrogio, per poi fare una breve pausa al parco della Vetra. Senza accorgercene o quasi, perché siamo troppo prese a raccontarci i fatti nostri, o perse in disquisizioni pseudo-filosofiche saltate fuori assolutamente a caso. Se qualcuno, magari un uomo, fosse incaricato di seguire il filo logico delle nostre conversazioni, diventerebbe matto dopo dieci minuti.
Con Lei, non c’è argomento tabù: dalla legge 194, all’aborto, ad un ipotetico aldilà, alle perversioni sessuali, alle opinioni politiche. Non mi passa nemmeno per l’anticamera del cervello l’idea che un certo discorso possa ferire la sua sensibilità, o irritarla.
So che non sarà così. Perché tutta questa certezza?
Perché la conosco, perché è Lei, perché siamo uguali.
[E adesso, stronzetta, non venire a dirmi che qualcuno ti ha mai scritto nulla di più tenero!]Pur essendo entrambe
etero convinte, abbiamo deciso che se le nostre avventure con gli uomini continueranno ad essere della stessa (a dir la verità, piuttosto scadente) qualità, ce ne andremo in Francia, ci sposeremo ed affitteremo un attico di 20 metri quadrati a Parigi, e addio mondo.
Da quando sto a Milano abbiamo fatto anche qualche
prova di convivenza, oltre alle merende del mercoledì pomeriggio. E ora ditemi, cosa c’è di meglio, quando tutto sembra andare male, di guardare un capolavoro di Spielberg con la tua migliore amica, mangiando del ramen (con il cucchiaio, perché le bacch...
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